Lunigiana da Villafranca a Filetto sulle tracce di Dante,
Fotografie di ©Paolo MAGGIANI
Ieri mercoledì 04 marzo 2020, dopo un sonno insufficiente, per “lo pargolo che non si addormentava ne lo core de la nottata”, le coincidenze del mattino mi portavano ad un incontro Dantesco! Fin da la colazione del primo mattino, avea tra le mani tal libro di Caselli, Lunigiana Ignota. Nell’ovvero mi venivan parole e frasi in una grammatica e forma antica assai, divagazioni insensate, credo del mio pensiero. Sovvenne poi la lettura del capitolo XIV “FILETTO – LA SELVA DEI SUICIDI”, note di Carlo Caselli su Lunigiana ignota.
Lo vedete che maniera di scrivere ancora ora mi rimane in un curioso strascico di influenza Dantesca!
Dopo vago pensare, intenso e d’istinto, nel mezzo della mattina ebbi a decider d’andar a fotografar Filetto e la Selva, non senza ritrosia del pensier cosciente (erano le 10:30!) mi son dato alla guida del mezzo a raggiunger la vicina Lunigiana in 40 minuti e più.
Pel tragitto, inaspettato l’incontro in quel di Villafranca, ormai prossimo alla Selva di Filetto, con Dante in marmoree sembianze!! Monumento eretto in fronte ad un castello ormai diroccato e ad una chiesa di cui rimane tosto campanile funzionante nelle campane e di chiesa solo fondamenta. Il Castello detto di Malnido la chiesa fu dedicata a San Nicolò, ma cosa che più incredibile di ogni altra, la LUCE del luogo assai difficile da reperire nelle condizioni notevoli avute in dono!! Si, nelle decine e decine di volte che passai da questo luogo mai ebbe tanta potenza, diffusione e limpidezza di clima.
Sovvenne che l’intento primo di recarmi ne “La Selva” fosse prevenuto dall’incontro inaspettato. Fortuitamente causato dal mio incosciente vagar fino in questi luoghi in ora tarda. Il “Sommo” incasellato all’uscita di un portale come per il sottoscritto il casello autostrada per egli portale forse di un disguido temporale!!!
Vi chiederete del perché, “… sulla via dell’VIII Canto”. Non che personalmente sia un esperto di Dante e del “Divino Canto”, quello che scrivo ed affermo è in semplice associazione di idee, che un qualsiasi volenteroso, tal qual sono, non possa che effettuare, sullo slancio ormai costituito, nell’influenza torba del “Divin pensier” … ecco, lo vedete mi succede così non appena imbocco la via del racconto di questo incontro Dantesco! (Per la vostra risposta si legga p. 44 o cap VIII del libro LUNIGIANA IGNOTA di Carlo Caselli: “La tradizione vuole che Dante a Mulazzo abbia dato principio all’ VIII canto“). Mulazzo è poco distante da Villafranca e da Filetto.
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