Il parco degli Acquedotti è un parco cittadino di Roma, situato nel Municipio VII, esteso circa 240 ettari[4] e facente parte del Parco regionale dell’Appia antica.
Il nome deriva dalla presenza in elevato o sotterranea di sette acquedotti romani e papali che rifornivano l’antica Roma: Anio Vetus (sotterraneo), Marcia, Tepula, Iulia e Felice (sovrapposti), Claudio e Anio Novus (sovrapposti)[5]. In passato l’area era nota come Roma Vecchia dal nome dell’omonimo casale.[6]
È compreso tra il quartiere Appio Claudio a nord-est, via delle Capannelle a sud-est e la linea ferroviaria Roma-Cassino-Napoli a ovest.
[https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_degli_Acquedotti][https://www.parcodegliacquedotti.it/monumenti/acquedotto-claudio/]
Aqua Claudia. Questo acquedotto fu iniziato da Caligola nel 38 d.C. e terminato da Claudio nel 52 d.C. L’acqua proviene dal XXXVIII miglio della “via Sublacense“, tra Marano Equo e Àrsoli, in prossimità delle sorgenti dell’Aqua Marcia. L’acquedotto, con un percorso totale di circa 68 km, 15 dei quali a cielo aperto, dopo aver viaggiato in canale sotterraneo, usciva all’aperto al VII miglio della “via Latina“, nell’odierna zona delle Capannelle, e passava nella grande “piscina limaria“.
Anio Novus. L’Anio Novus o “Aniene Nuovo” fu iniziato nel 38 d.C. da Caligola e terminato nel 52 d.C. da Claudio, il quale, avendo già legato il suo nome all’Aqua Claudia, decise di dedicare quest’acquedotto all’Aniene, con l’appellativo “novus” per distinguerlo da quello già in funzione che divenne “Vetus” (ossia “vecchio”). L’acquedotto, costruito insieme all’Aqua Claudia e del quale ne seguiva in gran parte lo stesso percorso, è lungo circa 87 km e aveva le sorgenti presso l’alta valle dell’Aniene,
[https://www.romasegreta.it/rubriche/acquedotti.html#acqua8]Risalente al 144 a.C. ad opera del pretore Quinto Marcio Re è, invece, l’Acquedotto Marcio che traeva l’acqua direttamente da una delle sorgenti dell’Aniene e la trasportava fino ad uno dei punti più alti di Roma, Porta Maggiore, da cui l’acqua veniva distribuita in vari punti della città: un ramo raggiungeva il Quirinale e il Campidoglio,
oggi la maggior parte dell’originario acquedotto Marcio risulta non visibile, poiché tra il 1585 e il 1587 Felice Perretti, noto come Papa Sisto V, dispose la costruzione di un nuovo acquedotto, che prese il nome di Acquedotto Felice per l’appunto, inizialmente da utilizzare per l’approvvigionamento di villa Montalto, vasta residenza papale, ma che successivamente fu sfruttato anche per rifornire tutta l’area tra l’Esquilino, il Viminale ed il Quirinale
[https://www.cosavederearoma.com/turismo/il-parco-degli-acquedotti/]- Aperture: ƒ/11
- Credit: Paolo Maggiani
- Camera: NIKON D610
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- Keywords: Acquedotto, Parco degli acquedotti, Roma
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